Oli essenziali e idrolati

Olio essenziale di dragoncello (estragone)

Olio essenziale di estragone
Tabella riassuntiva caratteristiche olio essenziale di dragoncello

Tabella riassuntiva

L’olio essenziale di dragoncello si ricava distillando le parti aeree dell’erba fiorita.

Questa pianta ha da sempre stimolato la fantasia dei nostri avi.

Infatti è la protagonista di molte credenze. Ad esempio era ritenuta un ottimo antidoto ai morsi dei serpenti.

Ma la più curiosa forse è quella legata al suo potere di attrarre il proprio partner sessuale. Cioè si riteneva che una volta cosparsi i genitali con il dragoncello il proprio compagno o compagna non aveva più scampo… 

La distillazione di questo liquido fluido tendente al giallognolo avviene tramite corrente di vapore acqueo.

Per ottenere un kg di olio essenziale abbiamo bisogno di circa 110 kg di erba fiorita.

I principali costituenti biochimici sono eteri fenolici: metilcavicolo.

 

Aromaterapia con l’olio essenziale di dragoncello

Come tutti gli oli essenziali anche il dragoncello ha innumerevoli benefici se inalato e il suo profumo caratteristico forte e speziato lo rende ancora più attraente.

Tre o quattro gocce di olio essenziale di estragone in un diffusore alleviano le allergie da pollini che colpiscono le vie respiratorie.

Infatti l’inalazione di questo prezioso olio aiuta a combattere le riniti allergiche, tosse spastica ed asma.

Per l’asma allergica alcuni consigliano anche di mescolare 5 gocce di olio di dragoncello con altre tante gocce di olio vegetale e spalmarle sul torace, il plesso solare e la colonna vertebrale. Invece se spalmato sulle ali del naso e le tempie contrasta il raffreddore da fieno.

Oppure respirare 4 gocce su un fazzoletto.

Inoltre utilizzare il dragoncello in un diffusore ha un effetto salvifico sulla mente.

Quindi ansia e nervosismo hanno le ore contate se in casa avete un diffusore e dell’olio essenziale di estragone, bastano tre gocce e l’ambiente è a prova di stress.

 

Uso cutaneo

olio essenziale dragoncello

Olio essenziale di dragoncello Flora

Un altro modo di godere dei benefici di questo importante olio è tramite massaggio grazie alla sua proprietà antispasmodica.

Mettere 2 gocce di estragone e 8 gocce di olio vegetale, ad esempio di jojoba, nocciola o mandorle, e massaggiare. Questo ripetuto per tre volte al giorno è utile contro i crampi, dolori muscolari, reumatismi e dolori mestruali.

Il massaggio con l’olio essenziale di dragoncello è un ottimo rimedio anche contro la cellulite.

Per un uso cosmetico l’estratto del dragoncello si possono mescolare 15-20 gocce in 50 ml di olio vegetale, crema, shampoo e bagnodoccia neutri.

 

Olio essenziale di dragoncello come digestivo o al posto del sale

L’estragone può essere assunto tramite un infuso dopo i pasti oppure al posto del sale per aiutare la digestione ed aromatizzare i piatti.

In caso di un problema digestivo più persistente si può prendere 3 volte al giorno  per massimo 6 giorni 1 goccia di olio essenziale di dragoncello e una goccia di olio essenziale di limone con una compressa neutra o un cucchiaio di olio d’oliva, zucchero o miele. (Non è adatto ai bambini sotto i 12 anni di età).

Uso alimentare dragoncello

Aceto di dragoncello, una delle tante ricette con cui utilizzare il dragoncello.

Se si soffre di meteorismo il dragoncello è un ottimo alleato contro il gonfiore intestinale.

Inoltre l’estragone è un antisettico naturale, quindi può essere usato per disinfettare in caso di mal di gola prima di arrivare agli antibiotici.

Ha un effetto benefico anche per la minzione, infatti grazie alle sue virtù depurative aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso e fa fare tanta plin plin…

Anche in caso di mal di denti il dragoncello può alleviare il dolore grazie al suo potere antinfiammatorio. Così come è efficace contro l’alitosi.

Stimola l’appetito, ed è per questo che lo evito a tavola😂

Infine se avete il singhiozzo un goccia di olio essenziale, da ripetere dopo 5 minuti in caso di necessità, blocca gli spasmi del fastidiosissimo disturbo.

Origine del nome e della pianta

Il nome significa ovviamente Piccolo drago e ha subito leggere modifiche in base al luogo.

E’ nota anche come estragone, serpentaria, tragone o dragone. In inglese tarragon.

In botanica il nome scientifico è artemisia dracunculus.

La pianta è un cespuglio perenne che fiorisce tra maggio e giugno. E’ alta circa un metro , ha dei gambi rigidi e forti con foglie lisce. L’odore è intenso e un po’ acro. 

La pianta è originaria delle steppe dell’Asia centrale e il suo utilizzo risale già intorno all’anno Mille da parte dei medici arabi per le sue proprietà antispasmodiche e digestive.

In Italia la sua introduzione è legata ad una legenda:

“… il dragoncello arrivò in Toscana. La protagonista di questa storia popolare è una ragazza di Siena che si innamorò di un dragone (cavaliere) durante il periodo dell’occupazione napoleonica. Il ragazzo un giorno sbattendo i suoi stivali fuori dalla finestra fece cadere dei semi in un vaso. Nacque così una pianta, appunto il dragoncello, il cui nome venne attribuito dall’innamorata per ricordare il suo amore (che nel frattempo era tornato in guerra).”  Cit. greenme.it

 

Controindicazioni

E’ però controindicato in gravidanza e allattamento. Non utilizzare neppure sui bambini.

 

 

Fonti

Danièle Festy, La mia Bibbia degli Oli essenziali, editore Sonda
greenme.it
cure-naturali.it
flora.bio

 

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