L’agnocasto: rimedio per disturbi legati a mestruazioni e menopausa
L’agnocasto deve il proprio nome alla cultura greca. Infatti il termine “agnus” significa casto e rispecchia una delle sue virtù: quella anafrodisiaca.
Origine del nome e caratteristiche della pianta
In seguito è stato aggiunto il termine casto per rafforzare il concetto. Plinio il Vecchio scrive nella “Naturalis Historia” che i guerrieri ateniesi cospargevano il letto nuziale con questa pianta per proteggere la fedeltà delle proprie mogli.
Inoltre è conosciuto anche come “falso pepe” o “pepe dei monaci”. In effetti i frutti di questa pianta sono piccanti e nei monasteri erano particolarmente presenti proprio per la virtù appena descritta, così da poter aiutare i monaci con il loro voto di castità.
Il Vitex agnus castus L., nome scientifico della pianta, cresce nelle zone mediterranee e nell’Asia centrale, in particolare vicino a fiumi, torrenti, nelle vallate e sulle colline. L’agnocasto è un piccolo albero o grande arbusto alto fino a 5 – 6 Metri. I frutti sono bacche nere di circa 5 mm.
Agnocasto: ciclo mestruale e menopausa
Se nel corso del tempo il suo utilizzo anafrodisiaco è stato abbandonato, i frutti e le sommità superiori sono stati impiegati per regolare e non solo il ciclo mestruale. Infatti queste parti del pepe dei monaci contengono un fitocomplesso ricco di iridoidi, flavonoidi e olio essenziale.
Così la sua droga ha proprietà antispasmodica, sedativa e ormonale. L’assunzione del “falso pepe” mantiene in equilibrio il rapporto tra estrogeni e progesterone migliorando i sintomi della sindrome mestruale sia a livello fisico che mentale. In più è considerato un ottimo alleato per regolarizzare il ciclo e renderlo meno doloroso.
Un’altra proprietà attribuita all’agnocasto è quella di aumentare la produzione di endorfine che contribuiscono a regolarizzare il ciclo e alleviare i dolori della menopausa. Si ritiene infatti che sia utile particolarmente durante la menopausa e soprattutto per alleggerire le tensioni e i dolori al seno.
A questa pianta viene riconosciuta la capacità di contrastare diversi disturbi durante la menopausa o il periodo mestruale: irritabilità, nervosismo, alterazioni dell’umore, tensione mammaria, ritenzione idrica, meteorismo, crampi addominali, fame nervosa, metrorragia (spotting), amenorrea (assenza di mestruazioni) e menorragia (mestruazioni abbondanti).
Falsi miti e controindicazioni
Tra i falsi miti da sfatare è la sua capacità dimagrante e di contrastare l’ansia. Infatti rallenta solamente la fame nervosa durante il ciclo ma non ha altri effetti sull’alimentazione o il metabolismo dei grassi. E aiuta l’umore durante questo periodo del mese l’umore, ma non combatte l’ansia.
Tra le controindicazioni “L’assunzione di integratori a base di agnocasto potrebbe interferire con la pillola anticoncezionale, con gli estrogeni, con gli antipsicotici, con gli antagonisti della dopamina e con la metoclopramide”. Cit. Humanitas.it